un giorno nella vita di chi fa il vino

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“Il lavoro rende i giorni prosperi, il vino le domeniche felici”.



Il sole è ancora basso all’orizzonte, ma le suole sono già sporche di terra e le mani sono all’opera. Le giornate di chi lavora in vigna iniziano presto, bisogna anticipare il caldo e dedicare il giusto tempo a un’attività che richiede pazienza e attenzione. Ci sono piante da potare e tralci da legare, la vigna non aspetta che il sole si alzi. Il nostro è un lavoro fatto anche di momenti in cui si può solo osservare e attendere che la vigna ti dica che arrivato il momento di agire.

LA VENDEMMIA

Da fine agosto a inizio novembre inizia il periodo più intenso di lavoro: la vendemmia. In questi giorni la terra ti resta anche sotto le unghie e tutto odora di mosto. Si parte la mattina presto, allineando le cassette e armandosi di cesoie. Quando la rugiada comincia ad asciugarsi si iniziano a selezionare i grappoli, si raccolgono quelli belli pieni, lasciando indietro quelli ancora verdi. La prima uva a essere raccolta è quella bianca, più delicata e poi quella rossa che ha bisogno di qualche giorno in più per essere pronta. La raccolta la facciamo a mano, perché ci piace garantire in prima persona la qualità di ogni acino. I giorni della vendemmia sono molto lunghi e pieni, riempiamo una cassetta dopo l’altra con grande attenzione. Alcune sere celebriamo la vendemmia con un aperitivo tra le vigne, con il nostro vino, quello nato proprio grazie a giornate come questa.

LA VINIFICAZIONE E SVINATURA

Il periodo della vinificazione e della svinatura è un altro momento fondamentale per la produzione, va da quando il mosto inizia a fermentare, al giorno in cui il vino dai tini viene spostato nelle botti pulite. È un processo che varia molto per ogni tipo di vino e arriva anche in momenti differenti dell’anno.

Subito dopo la vendemmia l’uva è stata pigiata e il mosto è stato messo a fermentare negli appositi tini. Per alcuni vini la fermentazione avviene in silos d’acciaio, ma non è così per tutti. Per esempio la fermentazione alcolica del De Coccio avviene in anfore di terracotta e per la svinatura viene utilizzato un piccolo torchio di legno. È un periodo molto pieno, le giornate si passano in cantina per controllare che ogni processo stia procedendo come dovrebbe.

L’IMBOTTIGLIAMENTO

Dopo il periodo di fermentazione e l’affinamento arriva il momento di imbottigliare. Quando il vino è in bottiglia non è più possibile intervenire in alcun modo per correggerlo, è quindi importante che tutto sia perfetto.

Prima si verifica che il vino sia pronto, viene analizzato il contenuto alcolico, l’acidità e tutte le componenti chimiche che determinano la stabilità del vino. Intanto vengono preparate le bottiglie, lavate e accuratamente pulite da polvere e altri residui. Tutto è pronto per passare alla linea di imbottigliamento, basta solo decidere il momento giusto. È importante scegliere giorni non troppo freddi, con poco vento e soleggiati. Le bottiglie vengono riempite e tappate, vengono aggiunte le capsule e poi le etichette, poi si torna ad attendere.

A questo punto il nostro lavoro è finito. Una volta trascorso il periodo di affinamento in bottiglia necessario a ogni varietà, il vino è pronto per il commercio. Da qui in poi tocca a voi scegliere il vino giusto da portare sulla vostra tavola.

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