Le lavorazioni: pischello

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Il vino come molti altri prodotti enogastronomici acquista la sua qualità e le sue caratteristiche nella selezione delle materie prime. Il nostro IGP Lazio Rosso nasce da un blend di uve Syrah, Merlot e Cesanese d’Affile tre varietà a bacca rossa che lasciano la propria impronta.

Il Syrah è un vitigno diffuso in tutto il mondo, la cui origine è però europea. Dona al vino un profumo intenso e fruttatto, riconoscibile per il sentore tipico di pepe nero. Il Merlot è un’altra varietà molto diffusa, ma lo sapevate che il nome deriva dalla preferenza che il merlo ha per questo tipo d’uva? La lunga esposizione al clima mediterraneo caldo fa emergere sapori caldi e speziati.
L’ultima varietà presente nel Pischello è la Cesanese d’Affile, un vitigno autoctono del Lazio, l’unico a bacca rossa originario della zona e molto antico e tanto che il nome è ripreso dal latino cesae cioè “luoghi dagli alberi tagliati” e si possono trovare diversi riferimenti nella letteratura latina.

I grappoli vengono raccolti manualmente in cassetta e vinificati in purezza. I vitigni sono coltivati biologicamente, perché l’agricoltura biologica è l’unica che conosciamo per rispettare i nostri consumatori. Le uve macerano a freddo per circa 48 ore prima della fermentazione per far emergere le caratteristiche peculiari di ogni vitigno. La fermentazione alcolica avviene poi con lieviti selezionati in acciaio per circa 10 giorni a temperatura controllata. Segue la fermentazione malolattica sempre in acciaio. Il blend tra le diverse tipologie di vino avviene solo poco prima delle ultime fasi di preparazione all’imbottigliamento. L’affinamento è breve e avviene in bottiglia per circa 3/6 mesi prima di essere commercializzato.

È un vino dal gusto giovane e per questo il nome Pischello gli calza a pennello. In dialetto romano il pischello è il ragazzo, il giovane furbo e vispo che corre spensierato per le strade della città.


tenimenti leone

Il colore è rosso mediterraneo con riflessi granati. All’olfatto si presenta con un intreccio di accenti decisamente fruttati e delicatamente vegetali. All’assaggio abbraccia il palato in un sorso caldo, lievemente tannico, ritorno di pepe nero nel finale.

Questo è un vino che sta bene sulla tavola di tutti i giorni, con un piatto di amatriciana, un tagliere di formaggi stagionati e tutti gli amici pronti ad alzare il bicchiere per brindare.

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