Consigli e istruzioni per abbinare il vino con facilità

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“Un pasto senza vino è come un giorno senza sole”



Lo sapevate che esistono ben tre scuole di pensiero sull’abbinamento del vino?
La scuola inglese sceglie la via con cui non si può mai sbagliare, mette ciò come unica regola il gusto personale.

La scuola francese è invece molto più rigida, ha un vero e proprio decalogo di regole sull’abbinamento che vietano per esempio i vini rossi con il pesce e i crostacei. Alcune di queste regole tornano però utili come guida per la successione dei vini durante i pasti.

I vini leggeri e giovani vanno serviti prima di quelli più robusti, così come i vini bianchi prima dei rossi solitamente più corposi. Meglio partire dai vini serviti a temperature più fresche per andare verso quelli a temperatura ambiente, prima i vini secchi e poi quelli con un gusto più dolce.

La terza scuola è quella italiana che predilige un approccio sensoriale all’abbinamento, seguendo diverse logiche a seconda dei gusti o delle pietanze. Per tradizione si possono abbinare i piatti tipici ai vini del territorio, per esempio con i carciofi alla romana il nostro Roma Capoccia ci sta una meraviglia. Un’altra logica è quella di considerare l’occasione in cui viene servito il vino o la stagionalità, in estate si prediligono quindi i vini serviti freddi come i bianchi o le bollicine.

Le due logiche più semplici da seguire sono quelle che abbinano per concordanza o per contrapposizione. Come regola generale è bene tenere in considerazione l’equilibrio nell’abbinamento, fare cioè in modo che il piatto non sovrasti il sapore del vino e viceversa.
La corposità del vino deve essere proporzionata alla struttura del piatto, così come gli aromi.

Con i piatti piccanti e molto speziati si abbinano per concordanza i vini molto aromatici che vanno a esaltare il gusto, senza perdere il proprio. Anche con i dolci è più semplice abbinare per concordanza vini dolci.

Per piatti salati con un gusto delicato tendente al dolce, meglio invece seguire il ragionamento opposto. Con risotti o piatti a base di zucca per esempio si sposano bene i vini con maggiore sapidità, come il nostro De Coccio. Stessa logica per piatti dalla preparazione grassa o particolarmente condita che si sposano bene con vini effervescenti o dalla buona acidità come il nostro Core.

Con le zuppe o con piatti molto succulenti il consiglio è di abbinare un vino tannico che tende ad asciugare, un piatto di brasato può abbinarsi bene al nostro Roma Capoccia Rosso. I piatti di pesce si sposano tradizionalmente bene con i vini bianchi, ma possono essere abbinati anche a vini rossi giovani e freschi che non hanno una struttura troppo corposa, come Pischello.

Queste sono solo alcune linee guida utilizzate tradizionalmente nella scelta dell’abbinamento, ma gli abbinamenti migliori nascono quando ci si lascia guidare dal gusto e dalla voglia di provare qualcosa di nuovo, meglio non mettere limiti alla creatività enogastronomica.

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